LO SNALS-CONFSAL DENUNCIA: IL GOVERNO DISATTENDE L’APPLICAZIONE DELLA LEGGE CHE PREVEDE LA COPERTURA
DI TUTTI I POSTI DISPONIBILI E VACANTI
Si è svolto al MIUR un incontro di informativa in relazione alle nomine in ruolo da effettuare per il prossimo anno scolastico. Le proposte operative dell’Amministrazione hanno ricalcato quanto previsto per l’anno scolastico 2013/14.
Il numero delle nomine possibili è stato quantificato in:
· 15.439 unità di personale docente ed educativo(derivanti da 15.439 per turn over -181 posti da destinare alla procedura di statalizzazione in atto);
· 13.342 unità di personale docente da destinare al sostegno;
· 4.599 unità di personale ATA.
La ripartizione dei contingenti, basata su una percentuale da rapportare ai posti vacanti, sarà fornita nella prossima riunione ipotizzata per il pomeriggio di martedì 5 agosto.
La delegazione dello SNALS-CONFSAL, nel prendere atto delle proposte formulate che coprono sostanzialmente il turn-over e l’integrazione del sostegno prevista da precedenti provvedimenti legislativi, ha manifestato tutta la sua delusione e il suo dissenso per la mancata applicazione delle norme legislative vigenti che prevedono un piano pluriennale di nomine che coprisse tutti i posti disponibili e vacanti sia per il personale docente che ATA, seppur dopo un passaggio di verifica all’ARAN. La responsabilità di questo mancato passaggio che impedisce una stabilizzazione più consistente del personale è totalmente a carico del Governo che non ha nemmeno emanato il necessario atto di indirizzo all’ARAN. L’attuazione del piano triennale avrebbe comportato, secondo le richieste autorizzative del MIUR, l’immissione in ruolo di 43.094 unità di personale docente ed educativo, 13.342 unità di personale docente da destinare al sostegno e 8.916 unità di personale ATA.
La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha chiesto, altresì, all’Amministrazione l’impegno ad attivare una richiesta integrativa di autorizzazione alle nomine in ruolo, eventualmente anche solo ai fini giuridici, sia per tutti i posti disponibili e vacanti sia per nuove disponibilità derivanti da una eventuale integrazione del pensionamento a seguito dell’ipotizzato provvedimento a favore di coloro che fruivano di “quota 96” e sono stati ingiustamente penalizzati dalla riforma Fornero.