In data 6 febbraio il MIUR, a firma del Capo Dipartimento Dott. Chiappetta, ha inviato una comunicazione al MEF con cui si invita, nelle more della definizione dell’eventuale procedura di recupero del beneficio economico acquisito con decorrenza settembre 2011 ed erogato nel corso degli anni 2011 e 2012, a procedere al recupero, con decorrenza settembre 2013, delle somme eventualmente corrisposte (inseriamo in area riservata tale nota).
Tale posizione è inaccettabile e lo SNALS-CONFSAL, congiuntamente a CISL scuola, UIL Scuola e GILDA ha immediatamente preso posizione a difesa del personale che ha prestato effettivo serviziocon le seguenti prime iniziative:
· un atto di diffida al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al Ministro dell’Economia e delle Finanze;
· attivazione/predisposizione delle procedure di conciliazione;
· comunicato congiunto.
Ovviamente questo è solo l’inizio di un’azione che proseguirà qualora l’amministrazione intendesse continuare in questa direzione.
Come già riportato a seguito dell’audizione al Senato, infatti, lo SNALS-CONFSAL sta operando per ottenere un emendamento al Decreto Legge sugli “scatti” in corso di conversione che garantisca, al di la di ogni tentativo di interpretazione errata della norma, il mantenimento “in toto” delle posizioni economiche del personale ATA in quanto ritiene:
ü improponibile mettere in discussione l’attribuzione delle posizioni economiche per quelli che le hanno conseguite a partire dal settembre 2011. Si tratterebbe di una vera e propria “rapina” ai danni del personale e un “attentato” al funzionamento delle istituzioni scolastiche;
ü inaccettabile l’ipotesi del recupero di somme corrisposte a fronte di una effettiva e comprovata prestazione. L’amministrazione andrà, a parere del sindacato, ad una sicura soccombenza giurisdizionale e , quindi, non solo non “recupererà” somme, ma avrà un esborso superiore a quello attuale;
ü pericoloso per i rischi legati al mancato funzionamento di delicati servizi quali, ad esempio, quelli legati all’assistenza dei diversamente abili o alla sostituzione del DSGA.
Qualora la sola azione sindacale non producesse gli effetti sperati, Lo SNALS-CONFSAL si impegna a tutelare il personale coinvolto in tutte le sedi anche a livello giurisdizionale.