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AUDIZIONE PRESSO L’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA 7° COMMISSIONE DEL SENATO SULLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO LEGGE 23 GENNAIO 2014, N. 3, RECANTE DISPOSIZIONI TEMPORANEE E URGENTI IN MATERIA DI PROROGA DEGLI AUTOMATISMI STIPENDIALI DEL PERSONALE DELLA

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Nel corso dell’audizione la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha ripreso la valutazione già data del provvedimento: si tratta di un intervento parziale e deludente.I rappresentanti del nostro sindacato hanno chiarito le motivazioni alla base di questo giudizio articolando l’esposizione con riferimento a tre temi:

1)   scatti di anzianità/progressioni economiche,

2)   posizioni economiche ATA,

3)   risorse Fondo Unico Nazionale per la retribuzione fissa e variabile e di risultato dei dirigenti scolastici.

In relazione al punto 1) scatti di anzianità/progressioni economiche, la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha evidenziato che:

Ø  la fruizione del beneficio economico dovuto allo scatto di anzianità è una parte del “salario fondamentale”, frutto di una ben precisa scelta contrattuale che ha destinato una quota delle risorse disponibili a questo aspetto. Non dare validità ai fini della carriera di uno o più anni scolastici causa, quindi, una ulteriore penalizzazione aggiuntiva a quella che colpisce tutto il pubblico impiego con il blocco contrattuale che ha già causato una perdita del potere di acquisto di non meno del 15-20%. Questa penalizzazione colpisce in particolare chi deve andare in pensione e che, non maturando uno scatto, subisce una consistente perdita in termini previdenziali. Al riguardo si è evidenziato che per il calcolo a tali fini non si considera nella base di calcolo la quota parte di scatto maturata riconoscendo il rateo proporzionale agli anni compiuti nel gradone non completato;

Ø  il sindacato non può aver dubbi nella scelta tra “salario fondamentale” per tutti e “salario accessorio”, tra l’altro destinato a pochi;

Ø  il recupero già avvenuto per il 2010 e per il 2011 e quello di imminente contrattazione per il 2012 non è fatto utilizzando risorse destinate agli studenti, ma risorse contrattuali destinate alla retribuzione del personale per prestazioni aggiuntive;

Ø  si sono, invece, utilizzate risorse da destinare al personale a seguito della riduzione degli organici per finanziare la spesa legata a nuovi posti dovuti, in parte all’aumento degli allievi e in parte ancor più rilevante per quelli del sostegno derivanti da una sentenza della Corte Costituzionale;

Ø  è necessario avviare tempestivamente il rinnovo del contratto, sia giuridico che economico, in modo da adeguare sia la normativa che gli stipendi alle nuove situazioni. In riferimento a tante polemiche che circolano sul riconoscimento delle anzianità solo in sede di rinnovo contrattuale si potrà affrontare il problema di una eventuale nuova definizione delle “progressioni economiche” che, per quanto riguarda lo SNALS-CONFSAL, dovranno mantenere come parametro fondamentale l’anzianità, in quanto ad un incremento di questa corrisponde un aumento di esperienza e un arricchimento di professionalità, come avviene sostanzialmente anche in tutti i paesi europei.

Su questo punto lo SNALS-CONFSAL, in conclusione, ha formulato la richiesta di ripristinare la validità dell’anno 2013.

In relazione al punto 2) posizioni economiche ATA, la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha evidenziato che:

ü  anche questo aspetto tratta di risorse frutto di una scelta contrattuale tendente ad attribuire un salario “valido a tutti i fini” a coloro che, dopo aver superato prove selettive  e percorsi di formazione, sarebbero andati a svolgere compiti, aggiuntivi a quelli del profilo di appartenenza, indispensabili per il funzionamento delle scuole. Mettere in discussione l’attribuzione delle posizioni economiche per quelli che le hanno conseguite a partire dal settembre 2011 è una vera e propria “rapina” ai danni del personale e un “attentato” al funzionamento delle istituzioni scolastiche;

ü  appare, altresì, incomprensibile l’ipotesi del recupero di somme corrisposte a fronte di una effettiva e comprovata prestazione. L’amministrazione andrà, a parere del sindacato, ad una sicura soccombenza giurisdizionale e , quindi, non solo non “recupererà” somme, ma avrà un esborso superiore a quello attuale;

ü  non si deve nascondere il fatto che si creerebbero nelle scuole rischi per il mancato funzionamento di delicati servizi quali, ad esempio, quelli legati all’assistenza dei diversamente abili o alla sostituzione del DSGA;

ü  va tenuto presente che chi fruisce di queste posizioni economiche non poteva, a termini di contratto, accedere al salario accessorio d’istituto.

Lo SNALS-CONFSAL ha chiesto, in relazione a questo aspetto, che si introduca nella legge di conversione una norma di interpretazione autentica , che non ha necessità di coperture economiche, tale da ripristinare in toto le posizioni economiche del personale ATA.

In relazione al punto 3) risorse Fondo Unico Nazionale per la retribuzione fissa e variabile e di risultato dei dirigenti scolastici, la delegazione dello SNALS-CONFSAL ha chiesto che:

v  si tenga conto della specificità della dirigenza scolastica che non è assimilabile a quella delle altre amministrazioni pubbliche e che, rispetto a queste, fruisce di retribuzioni nettamente inferiori anche se, spesso, con maggiori responsabilità;

v  l’interpretazione, a parere del sindacato errata, della norma che sta portando avanti l’UCB comporterebbe per la maggior parte dei dirigenti scolastici una perdita annua inaccettabile di circa 2500/3000 euro, proprio mentre a questi dirigenti vengono chiesti sempre maggiori e più delicati compiti, senza dimenticare che sono spesso destinatari di “reggenze” su altra scuola.

Lo SNALS-CONFSAL ha chiesto, in relazione a questo aspetto, che, per evitare le inevitabili lungaggini ed incertezze legate a “soluzioni amministrative”, venga, anche per questo aspetto, inserito un comma di interpretazione autentica.

 

 

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