Nella Gazzetta Ufficiale n. 161 del 14/7/2014 è stato pubblicato il D.P.C.M. 11/2/2014 n. 98: Regolamento di organizzazione del MIUR.
Come già più volte preannunciato, il provvedimento ridefinisce l’organizzazione centrale e, all’art 8, prevede l’istituzione di n. 14 Uffici Scolastici Regionali di livello dirigenziale generale, in relazione alla popolazione scolastica e n. 4 ulteriori Uffici Scolastici di livello non generale; (Friuli, Umbria, Molise, Basilicata).
Il provvedimento entrerà in vigore il 29/07/2014 e, nella stessa data, scadranno i contratti dei pochi direttori generali attualmente in servizio. Infatti, a livello regionale, ne rimangono 5 su 18 direzioni.
Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore dello predetto D.P.C.M. n. 98/2014, sentite le OO.SS., saranno adottati i DD. MM. di individuazione degli Uffici di livello dirigenziale non generale.
Questa O.S. presterà la massima attenzione alla stesura dei DD.MM., che rappresenterà il momento cruciale per la salvaguardia degli Uffici Territoriali e delle competenze a loro assegnate, in quanto i predetti Decreti saranno adottati “per la definizione organizzativa e dei compiti degli uffici di livello dirigenziale non generale istituiti presso ciascun ufficio territoriale”; (comma 8, art.8 del Regolamento).
Mentre è chiara la procedura di nomina dei direttori generali, che è posta in essere dal Capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, sentito il Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, appare alquanto dubbia la procedura che si dovrà adottare per nominare i coordinatori delle 4 Regioni, cosiddette sottodimensionate.
Certo, il periodo per il generale cambio della guardia non è proprio il più opportuno, in quanto coincidente con le operazioni propedeutiche all’avvio del prossimo anno scolastico, sempre alquanto complesse e farraginose. Vogliamo sperare che i dirigenti non si facciano distogliere dai bandi per la copertura degli uffici e seguano il personale sulle cui spalle grava tutto il lavoro.