Con sentenza numero 3527/2013, il Tar, sezione III bis, accoglieva il ricorso dello SNALS-Confsal, annullando i provvedimenti con cui era stato ridotto l'orario complessivo annuale delle classi seconde, terze e quarte degli istituti tecnici e professionali.
Infatti, nel 2010 il Ministero dell'Istruzione aveva ridotto l'orario delle materie caratterizzanti il corso di studi degli istituti in questione.
Lo Snals si era opposto proponendo ricorso al Tar.
La sentenza, ormai passata in giudicato,comporterebbe il ripristino delle ore di insegnamento e delle cattedre.
Stante l'inerzia del Ministero a dare esecuzione alla sentenza, lo SNALS-diffidava l'Amministrazione a provvedere in senso conforme alla decisione del Tar.
A fronte dell'atto di significazione, il Ministero, con determinazione n. 891 del 28 marzo 2014 riteneva inapplicabile la sentenza per gli anni scolastici 2014, 2015 e seguenti.
Il sindacato, assistito dagli avvocati Mirenghi e Viti, si è visto pertanto costretto a proporre un nuovo ricorso al Tar del Lazio.
Il Tar del Lazio (pres. Dott. Massimo Luciano Calveri, estensore dott. Alfredo Storto), con ordinanza n. 3053 del 4 luglio 2014 , ha sospeso in via d'urgenza la nota del 28 marzo 2014, con la quale il Miur aveva rifiutato di dare esecuzione alla sentenza del Tar.
Risulta pertanto confermato l'obbligo per l'Amministrazione di ripristinare negli istituti tecnici e professionali gli orari curriculari previgenti alla riforma di cui ai D.P.R. n. 87 e 88 del 2010, per il prossimo anno scolastico 2014-2015.