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INCONTRO A PALAZZO CHIGI

Messaggio di errore

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Come anticipato nel notiziario di ieri, vi forniamo un resoconto dell’incontro di cui, comunque, avete certamente colto l’esito negativo già dal comunicato di ieri sera e la conseguente volontà dello SNALS-CONFSAL di continuare, congiuntamente a tutte le altre sigle sindacali, la battaglia intrapresa a tutela della scuola, dei suoi operatori (docenti e ATA, di ruolo e precari e di quei dirigenti che voglio operare nella scuola con “autorevolezza” e non con “autoritarismo”) e dei principi costituzionali, in primis quello della libertà di insegnamento.

Per il Governo erano presenti :

·         il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: Claudio De Vincenti

·         il Ministro dell’Istruzione e Ricerca: Stefania Giannini

·         Il  Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento: Maria Elena Boschi

·         Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti: Graziano Delrio

·         Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione: Maria Anna Madia.

Ha introdotto i lavori il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti, che ha ribadito la volontà del Governo di continuare in un confronto non di mera facciata. Nel suo intervento ha fatto riferimento a precedenti confronti avvenuti, secondo le sue parole, in sede MIUR. Peccato, però,  che, nella realtà, sul testo del DDL “buona scuola”, in Viale Trastevere incontri nel merito sui contenuti del provvedimento  non sono di fatto mai avvenuti. Il sottosegretario, prima di dare la parola al Ministro Giannini, ha tenuto a sottolineare l’importanza che il Governo attribuisce alla riforma perché il Paese ha la necessità di una scuola rinnovata.

E’ intervenuto successivamente il Ministro Giannini che ha fatto il punto sul DDL.Nel ringraziare tutti i presenti, ha richiamato sinteticamente i punti del DDL emendati, da Lei definiti “ frutto dell’ascolto”, e ha comunicato che il DDL dovrebbe andare “in aula” alla Camera nelle prossime 48 ore. Nel suo intervento la Ministra ha sintetizzato in quattro punti i principali emendamenti apportati in Commissione, con il contributo del Governo:

1)   chiarimento del principio di collegialitàche, ha affermato, non verrà eliminato e che fa riferimento a tre aspetti:

a)    l’elaborazione del POF, di durata triennale modificabile annualmente, sarà redatto su “indirizzi” del Dirigente Scolastico, successivamente elaborato dal Collegio Docenti e approvato, infine, con delibera del Consiglio d’Istituto;

b)   i criteri di valorizzazione del merito (200 milioni di stanziamento di risorse “fresche”) che saranno affidati ad un comitato di valutazione, composto sembra da due docenti e due genitori (nelle superiori:uno studente e un genitore), ma la scelta dei docenti da premiare in base ai criteri individuati rimane affidata al dirigente scolastico - organo monocratico;

c)    la valutazione del periodo di prova che viene affidata al comitato di valutazione nella composizione prevista alla lettera b).

2)   organico;al riguardo il Ministro dopo aver sottolineato come, dopo anni di continui tagli e riduzioni, si operano incrementi, ha indicato gli emendamenti introdotti relativi:

a)    agli “albi territoriali”:sono stati modificati in “ambiti territoriali sub provinciali”;

b)   al problema della mobilità: tutti quelli di ruolo potranno chiedere mobilità su tutto l’organico;

c)    ai criteri di assegnazione alla scuola dei docenti  dopo la nomina ad ITI: è prevista la possibilità di candidarsi e di essere nominati dal Dirigente Scolastico sulla base di chiare e trasparenti indicazioni e motivazioni delle proprie scelte;

3)   modalità dello strumento del concorso per il futuro reclutamento

a)    sarà bandito subitosulla base della disponibilità derivante dal turn-over triennale con numeri che saranno importanti, anche se non sono stati forniti con precisione, ma che dovrebbero consistere in quelli noti da tempo, defalcati dai posti per gli idonei dell’ultimo concorso del 2012 (circa 6.000);

b)   potranno partecipare solo gli abilitati;

c)    sarà per titoli ed esami;

d)   sarà riconosciuto sia il servizio svolto, sia  l’aver  superato percorsi di abilitazione selettivi

4)   norma specifica per i futuri contratti ITD

a)    si è garantito per altri 360 giorni ai docenti di fruire di nomina ITD togliendo  ogni effetto retroattivo al servizio già prestato.

Nel suo intervento il Segretario Generale dello SNALS-CONFSAL, Prof. Nigi, si è dichiarato assolutamente insoddisfatto delle soluzioni propostee, come tutti gli altri Segretari Generali dei Sindacati Scuola, ha chiesto con forza che il Governo e il Parlamento modifichino la propria posizione sui punti maggiormente controversi, ascoltando la “vera buona scuola reale” che opera quotidianamente sul campo, nonostante le mille difficoltà, e che ha pienamente condiviso le posizioni dei sindacati con l’adesione quasi totalitaria allo sciopero e alle manifestazioni del 5 maggio.

Dopo un acceso dibattito, il Sottosegretario De Vincenti si è impegnato a nome del Governo a valutare quanto emerso nella riunione, a realizzare un incontro con il Ministro Giannini e a “non blindare” il testo che uscirà dalla Camera, valorizzando al massimo anche la fase delle audizioni in Commissione al Senato per cercare tutte le convergenze possibili.

Al momento non è disponibile sui siti parlamentari il nuovo testo con gli emendamenti, ma è evidente che all’orizzonte non si vede concretamente, almeno per il momento, alcuna soluzione accettabile né al tema del precariato, compreso quello della scuola dell’infanzia, nè a quello della valutazione, nè alla premialità, né a quello della soluzione del  precariato e del reclutamento, né, tanto meno, a quello della gestione autoritaria della scuola da parte di un organo monocratico.

Persiste, inoltre, nonostante il continuo richiamo dello SNALS-CONFSAL al problema, il “silenzio assordante” da parte del Governo sulla questione del personale ATA relativa sia all’organico dell’autonomia sia alla stabilizzazione del precariato.

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