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INCONTRO AL MIUR CON IL MINISTRO

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Si è svolto il primo incontro tra il Ministro, On. Maria Chiara Carrozza, e le OO.SS. rappresentative del comparto scuola.

Il Ministro nel suo intervento iniziale, dopo aver fatto presente che è abituata a lavorare in gruppo e aver presentato gli altri componenti del MIUR presenti alla riunione, ha fatto esplicito riferimento alle linee programmatiche esposte nell’audizione davanti alle Commissioni riunite del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e alla Sua “replica” dopo il dibattito, sempre davanti alle commissioni riunite.

In particolare, ha sottolineato, come tematiche particolarmente rilevanti, quelle relative a: contratto – edilizia – possibilità di pensionamento con quota 96 - inidonei – organico funzionale con particolare riferimento al sostegno - dimensionamento della rete scolastica – reclutamento e stabilizzazione del personale - necessità di un riordino della normativa in quello che potremmo definire un nuovo Testo Unico (per cogliere lo sviluppo delle diverse tematiche, inseriamo in area riservata il testo sia dell’audizione sia della replica).

Sono seguiti gli interventi dei Segretari Generali delle OO.SS. presenti; per lo SNALS-CONFSAL è intervenuto il Prof. Marco Paolo Nigi che ha sviluppato il suo intervento facendo riferimento alla lettera inviata al Ministro in occasione della Sua nomina (che per comodità ne inseriamo nuovamente il testo in area riservata).

Il Segretario dello SNALS-CONFSAL ha sottolineato, in particolare la necessità:

·         del rinnovo del contratto collettivo nazionale, superando il blocco dei contratti e il riconoscimento del recupero dell’anzianità di servizio anche per il 2012, nonché il suo mantenimento anche per gli anni successivi;

·         dell’istituzione dell’organico pluriennale di istituto e di rete, superando l’inefficiente distinzione tra organico di diritto e di fatto, consentendo così di soddisfare le esigenze di organizzazione e programmazione degli interventi delle istituzioni scolastiche;

·         di affrontare il tema delle assunzioni e del reclutamento:

a)    garantendo continuità al piano pluriennale delle assunzioni su tutti i posti disponibili, completando le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2012/13 con quelle relative al personale ATA, dando un’equa soluzione ai docenti inidonei e garantendo l’assorbimento progressivo dei precari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento;

b)   individuando un percorso coerente tra formazione iniziale, TFA ordinario e TFA riservato e reclutamento;

c)    definendo le regole per un nuovo concorso ordinario per i docenti, in relazione alla quota di disponibilità spettante a questo percorso;

·         di ampliare i tempi di apertura delle istituzioni scolastiche sia per il recupero e rafforzamento degli apprendimenti curriculari e delle competenze sia per realizzare attività di diversa natura derivanti da esigenze delle famiglie e del territorio. Vanno, però, mantenuti chiaramente distinti i tempi delle lezioni curriculari da quelli dedicati alle altre attività. Ha, altresì, proposto di prevedere la possibilità, anche per i professionisti della scuola, di svolgere attività oltre l’orario ordinario, in maniera trasparente e regolamentata, realizzando uno speciale regime di “intramoenia” già attivato in altri campi, come quello sanitario.

 

Alla fine della riunione il Ministro, nel rinviare ad una prossima riunione le risposte alle diverse tematiche sollevate, ha sottolineato la necessità di operare in sinergia, pur nella diversità dei ruoli, per riportare il tema dell’istruzione, dell’università e della ricerca all’attenzione del Paese in modo da creare un consenso generalizzato, oggi non esistente, sulla opportunità di riconoscere la spesa in istruzione come prioritaria e, quindi, sulla necessità di investire in questo settore. Ha garantito l’impegno Suo personale e del Governo sulla volontà di valorizzare la scuola e i suoi operatori, utilizzando anche i dati delle diverse ricerche, quali in particolare quelli dell’OCSE, per fare una politica costruttiva e non per leggerli negativamente, come a  volte accade.

 

 

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