Recentemente presso il MIUR si è svolta la riunione conclusiva relativa alla riorganizzazione dell’Amministrazione centrale e periferica checonferma la nomenclatura già prevista. Totale inversione di tendenza, invece, sull’articolazione della periferia.
Erano previsti n. 4 Uffici Scolastici Interregionali e n. 10 Uffici Scolastici Regionali.
La nuova stesura, prevede n. 18 Uffici Scolastici Regionali. Gli stessi “sono uffici di livello dirigenziale generale o, in relazione alla popolazione studentesca della relativa Regione, di livello non generale”.
Si intende, quindi, che sono stati “riabilitati” gli Uffici Regionali soppressi (Friuli, Umbria, Molise, Basilicata) che manterranno gli uffici provinciali e regionali e saranno coordinati da un dirigente di seconda fascia. Infatti a questi Uffici è stato assegnato un ulteriore dirigente.
Il Capo di Gabinetto ha dichiarato di aver trovato una soluzione che possa contemperare diverse esigenze di organizzazione e tutela del personale.
Come UNSA-Snals esprimiamo viva soddisfazione per questa decisione che però presenta criticità in quanto crea uffici di serie A e serie B e non chiarisce la posizione e la retribuzione che sarà prevista al Dirigente di seconda fascia, che di fatto svolgerà mansioni superiori.
Inoltre, la nuova bozza di DPCM prevede una distribuzione più equilibrata di posti di seconda fascia sul territorio. Il numero dei posti previsti sono due in più rispetto al numero delle provincie comprese nella regione e rappresenta un’ulteriore salvaguardia del mantenimento della struttura territoriale.
Dopo alcune verifiche sul numero dei posti assegnati ai vari Uffici, la bozza diventerà definitiva e sarà avviata la procedura di registrazione da parte degli organi di controllo.